Difficoltà | Media |
Durata | 5h 10' |
Lunghezza Km | 12,300 |
Segnavia | ![]() ![]() ![]() |
![]() ![]() ![]() | |
![]() |
Itinerario ad anello da Santo Stefano D’Aveto, rinomata località di villeggiatura dell’entroterra ligure a 1012 mt di altitudine,con passaggio dal lago Nero e dalla cima del Monte Bue.
Santo Stefano D’Aveto è raggiungibile in auto in un paio di ore da Chiavari seguendo la SS 586 fino a Rezzoaglio e proseguendo poi sulla SS 654; con il bus di linea da Chiavari.
L’escursione ha inizio presso il castello Malaspina Fieschi Doria che si costeggia a sinistra per continuare poi su Via San Lorenzo e, al bivio, mantenere la destra per attraversare la frazione di Roncolongo.
Superate le ultime abitazioni si ritrova la carrabile che si segue a destra per un centinaio di metri fino ad una breve scorciatoia, a destra, che taglia una curva per sbucare nuovamente sulla strada in prossimità di Rocca D’ Aveto.
Dopo pochi passi in salita, a sinistra, parte il sentiero che entra nel bosco e poi prosegue più aperto passando sopra al paese e uscire vicino al parcheggio dove si trovano la palina del Parco dell’ Aveto e le indicazioni per i vari sentieri che si possono percorrere.
La direzione da seguire è quella per il Lago Nero con segnavia imboccando una larga strada lastricata che sale verso il bosco.
Giunti al bivio le indicazioni fanno svoltare a sinistra per salire, ora in maniera più ripida per arrivare ad una piccola area attrezzata con un tavolo e due panche, vicino ad una fonte di fresca acqua potabile.
Seguendo il segnavia si continua a salire lungo la mulattiera, ignorando una deviazione a sinistra, per attraversare prima un’area boscosa e successivamente un tratto più roccioso e aperto e arrivare così a Prato Lamissora, una grande area prativa con panche e tavolo.
Qui si prosegue a sinistra, sempre in salita, raggiungendo in breve Passo della Roncalla un incrocio di sentieri dove, come indicato dalla palina del Parco, si prosegue sempre dritti come al bivio successivo.
Giunti ad una panchina presso un cartello che indica il Lago Nero a 35 minuti di cammino, inzia la discesa nel bosco verso la fontana gelata (ad agosto l’acqua non c’era) dove si arriva in circa 20 minuti.
Si supera il ponticello in legno proseguendo sritti e per salire poi a destra, raggiungendo un punto panoramico, e poi scendere al Lago Nero un lago in provincia di Piacenza di origine glaciale circondato da abeti e faggi che lo rendono particolarmente suggestivo.
L’area attrezzata con due grandi tavoli è ideale per una rilassante sosta pranzo.
Si ripercorre un tratto di sentiero dell’andata per raggiungere il bivio dove, questa volta, si seguono le indicazioni per il Monte Bue. Si sale in una bella faggeta, dove su alcuni alberi è visibile il segnavia CAI , per arrivare a Sella Costazza,una vasta area prativa che si attraversa fino ad un bivio.
Qui si prosegue a destra sul tracciato in terra battuta che sale tra gli alberi per proseguire poi su un terreno più erboso, dove sono riconoscibili numerose piante di mirtillo selvatico, per portare in vista del rifugio.
Si segue ora il sentierino a destra che aggira la cima del monte per congiungersi con un altro sentiero che sale ma che, con una breve deviazione di pochi minuti, porta al Groppo delle Ali (1751 mt.) un punto molto panoramico dove è stata collocata una piccola panca per fermarsi ad ammirare l’incredibile scenario naturale.
Da qui con pochi passi si raggiunge la cima del Monte Bue, vetta dell’ Appennino Ligure al confine con l’Emilia Romagna a 1780 mt. dove sorge l’omonimo rifugio (contattare in anticipo per verificare aperture e disponibilità) e l’arrivo della seggiovia che sale da Prato della Cipolla.
Si scende ora lungo la pista da sci rossa passando sotto alla croce in legno per arrivare ad un bivio in cui si deve continuare a scendere a destra (a sinistra si va al Monte Maggiorasca) seguendo il segnavia .
La pendenza e il terreno pietroso richiedono molta attenzione per evitare di scivolare.
Giunti al bivio si abbandona il che scende a Prato della Cipolla, per proseguire a sinistra e attraversare, sempre in discesa, un’area erbosa e meno insidiosa.
Segue un tratto più pianeggiante circondato da alberi di faggi prima di riprendere la discesa a tratti ripida e su terreno pietroso che con una serie di tornanti conduce nuovamente su uno stradone in piano.
Da qui, in leggera discesa, ci si avvicina a Rocca D’Aveto per attraversare un grande prato, e, successivamente, con breve tratto nel bosco, dove c’è una fonte di acqua fresca arrivare alla stazione di partenza della seggiovia.
Seguendo la strada carrabile, a sinistra, si passa nel centro della località, in cui è presente anche un bar, e superate le ultime abitazioni si ritrova, a destra, il percorso fatto all’andata che si deve ripercorrere interamente per tornare a Santo Stefano D’Aveto, l’accogliente borgo ligure che offre diverse soluzioni di pernottamento e la possibilità di acquistare prodotti locali.
Sblocca, visualizza e scarica la traccia gpx diventando Supporter.
Scheda tecnica
- Durata
- Da 5h a 7h
- Lunghezza km
- 10 - 15
- Difficoltà
- Media