Difficoltà Media
Durata 6h 50'
Lunghezza km. 18,600
Segnavia segnavia + cerchio vuoto + Due quadrati + Tre pallini + Triangolo pieno + Due cerchi + Due linee orizzontali
Dislivello 13m - 490m | dislivello positivo 986m | dislivello positivo 1246m
PartenzaPunto di partenza
Passante per

Il sentiero dei monaci è un itinerario all’interno del Parco di Portofino che collega cinque monumenti religiosi di origine medievale, inseriti in uno straordinario contesto naturalistico, attraverso i sentieri percorsi dai pellegrini.
Descriviamo il percorso come è stato studiato e come è indicato nelle paline del Parco, ma suggerendo due variazioni.
Per chi vuole affrontare il cammino con più calma dedicando il tempo necessario alla visita dei siti, è possibile suddividere il percorso in due tappe.

L’itinerario inizia a Ruta di Camogli, raggiungibile con autobus di linea da Rapallo, Santa Margherita Ligure e Camogli (consultare gli orari), precisamente in Via Bana presso la Chiesa di San Michele Arcangelo, più conosciuta come "La millenaria", prima tappa del percorso e punto di partenza ufficiale.
Qui il Parco di Portofino ha installato un pannello per illustrare la storia della chiesa, risalente all’anno mille, e ha inserito nella palina il simbolo del monaco da seguire per tutto il cammino.

Su un lato della chiesa si può notare un vetro riflettente che offre immagini diverse a seconda del punto di vista, si tratta di "la porta stretta" una delle opere realizzata dall’artista Ester Pasqualoni e installate in quattro luoghi sacri del Parco di Portofino in occasione della mostra diffusa Donum (2019).

Seguendo la strada carrabile, Via XXV Aprile in direzione Ruta segnavia quadrato rosso per duecento metri fino ad incontrare, a sinistra, Via Romana che conduce alla nuova Chiesa di San Michele e, proseguendo, all’attacco del sentiero che introduce nel Parco.
In circa 20 minuti si sale a Portofino Vetta, si supera la sbarra e si continua sul sentiero principale fino a località Gaixella, dove è possibile fare rifornimento di acqua potabile.

Si continua a destra sul sentiero con segnavia cerchio vuoto che scende nel bosco per arrivare ad un’area con un piccolo altare e alcune panchine.
Inizia ora Il sentiero devozionale, caratterizzato da 15 edicole con mattonelle dipinte che ripercorrono le tappe della Via Crucis, che scende in un ambiente contadino man mano che ci si avvicina all’abitato di Galletti diventando sempre più panoramico.

Con una scalinata finale, si arriva nel piazzale di San Rocco di Camogli, accanto alla chiesa, dove è inevitabile soffermarsi per ammirare il paesaggio, con possibilità di fare rifornimenti alimentari al Panificio Maccarini o fare sosta al bar.
Nei pressi della chiesa ci sono i bagni pubblici e un rubinetto di acqua potabile.

Seguendo il segnavia Due quadrati nel pannello del Parco si percorrono duecento metri sulla passeggiata con vista sul Golfo Paradiso per poi imboccare la ripida scalinata che scende, a destra, in direzione di Punta Chiappa, la caratteristica lingua di roccia che si vede spuntare dal mare.

Dopo aver attraversato un boschetto e il piccolo nucleo di case di Pego, improvvisamente si vede spuntare la chiesa San Nicolò di Capodimonte con la sua accogliente piazzetta, costruzione di origini medievali che, negli anni, ha subito vari interventi che ne hanno modificato la pianta originaria.
E’ questo il secondo monumento del "Sentiero dei monaci".

Continuando la discesa si arriva alle case di Mulino del Moro e continuando la straordinaria passeggiata sul mare nell'insenatura di Porto Pidocchio.

Qui l’itinerario ufficiale prevede di utilizzare il battello per dirigersi a San Fruttuoso di Camogli, il nostro invece suggerisce di continuare a piedi.

Si sale lungo la scalinata in pietra che conduce a Punta Chiappa (per chi non c’è mai stato è caldamente consigliata la deviazione) fino a trovare, a sinistra, la palina del Parco che con il segnavia Tre pallini indica il sentiero che sale a Batterie.

E’ il tratto più faticoso di tutto il percorso perchè la salita è ripida su scalini irregolari, ma in circa 20 minuti si raggiunge a uno dei punti più significativi del Parco di Portofino, dal punto di vista storico e paesaggistico, Batterie.
Qui si trova anche un rubinetto di acqua potabile.

La salita prosegue, ora più agevole e panoramica, sempre seguendo Tre pallini in direzione di Semaforo Nuovo, dove si arriva dopo circa 20 minuti, un angolo strepitoso da cui si domina tutta la costa.
La presenza di alcune panche e tavoli in legno, al sole e all’ombra, lo rendono ideale per la sosta pranzo.
Si continua ora sullo stretto tracciato a sinistra che sale nel bosco per poi ridiscendere in località Toca dove convergono sentieri diversi.

La direzione da seguire è ora quella per Pietre Strette percorrendo il sentiero a destra con segnavia Triangolo pieno. E’ un tratto del "Sentiero Liguria", un percorso di 675 km che si sviluppa lungo la costa da Luni a Ventimiglia, molto suggestivo che in circa 30 minuti conduce a Pietre Strette, considerato il fulcro del Parco di Portofino.

A questo punto, si seguono le indicazioni per San Fruttuoso di Camogli e si scende a destra sul sentiero con segnavia cerchio vuoto.
E’ un sentiero che inizialmente scende nel bosco con una serie di tornanti per attraversare poi un’area più aperta che offre i primi scorci sulla baia.
Qui è presente un rubinetto di acqua potabile.

Ancora pochi metri e si arriva all'agrifugio Molini: per chi desidera dividere il cammino in due giorni, questo è il punto dove concludere la prima giornata (verificare periodi di apertura e disponibilità).

Continuando in discesa, si percorre un ultimo passaggio nel bosco, dove non di rado è possibile incontrare i caproni selvatici, prima di avvicinarsi alla baia accompagnati dalla vista su Torre Doria, che si raggiunge in breve, potendo così ammirare dall’alto l’Abbazia in tutto il suo splendore.

Continuando in discesa si passa davanti ad una curioso casottino chiamato "battilisca" , dove anticamente venivano lavorate le foglie di erba lisca per realizzare le reti della tonnarella per la pesca dei "tonni", e si entra nel cuore del borgo, nella piazzetta dove sorge l’ Abbazia di San Fruttuoso di Camogli.

Il monastero benedettino, risalente all’anno mille, è il terzo monumento del "Sentiero dei monaci".
A San Fruttuoso di Camogli ci sono alcuni ristoranti, i servizi igienici e due rubinetti di acqua potabile.

Dalla spiaggia, attraverso una scaletta si risale verso le abitazioni per riprendere il sentiero e ritrovare il simbolo ufficiale del percorso.

Si passa tra le vecchie case dei pescatori, oggi restaurate e una parte adibita a b&b, e si prosegue salendo in maniera ripida, con una serie di tornanti nel bosco, fino a Base O (conosciuta anche come base 0). Qui si consiglia di dedicare qualche minuto alla visita della piccola terrazza panoramica, a cui si accede aggirando il roccione.

Dopo la deviazione ci si mantiene sul sentiero che avanza in piano, con segnavia Due cerchiSentiero liguria e segue il lato occidentale del promontorio.
E’ un tratto piacevole prevalentemente in piano, con qualche saliscendi su scalini rocciosi, che, ad eccezione di un breve passaggio nel bosco, è sempre accompagnato dalla vista mare.
In circa 30 minuti si arriva in località Prato, dove c’è un rubinetto di acqua potabile.

Si segue la strada in cemento che scende per poi proseguire piano tra terreni coltivati e fasce per arrivare ad un bivio, dove c’è un tavolo con panche: si percorrono pochi metri in salita per poi seguire il sentiero in discesa segnavia quadrato rosso che attraversa località Terruzzo con belle ville e un campo sportivo prima di giungere alla Cappella di San Sebastiano.

Si continua ancora in discesa fino al bivio di Fossello, dove si abbandona il sentiero principale per proseguire a sinistra, in piano nel bosco fino ad individuare, a destra un tracciato che scende nel bosco.
Il terreno è sdrucciolevole e con il bagnato potrebbe risultare scivoloso, ma è breve e in 15 minuti ci si ritrova all’ Eremo di Niasca, il quarto insediamento monastico del percorso. Il complesso medievale è stato recuperato e ristrutturato ed è oggi un rifugio e punto di ristoro.

"Qui noi suggeriamo una variazione al percorso ufficiale, dettata soprattutto dalle condizioni pessime in cui si trova il tratto di sentiero che da Gave scende alla Cervara.
Noi consigliamo di scendere sulla passeggiata dei Baci, la pedonale che collega Portofino a Paraggi, e seguirla, a sinistra.
In circa dieci minuti si scende alla baia di Paraggi e proseguendo sul lungomare Rossetti, in direzione di Santa Margherita Ligure fino ad individuare, a sinistra, Via Cervara la strada che in pochi minuti conduce all’ Abbazia della Cervara, ultimo monumento del percorso."

Per chi, invece, volesse seguire l’itinerario ufficiale, dall’Eremo di Niasca si ripercorre , in salita, il sentiero dell’andata fino alla deviazione, dove si continua a destra per passare accanto ad alcune abitazione per poi lo stretto tracciato che avanza in piano, prima di iniziare a scendere nel bosco.

Si giunge al Mulino dell’Uva, dove si interseca il sentiero che corre lungo la Valle dei Mulini; seguendo il segnavia Due linee orizzontali si sale per attraversare, senza particolari problemi, un bosco. Il sentiero poi esce dalla macchia e passa sotto alcune fasce prima di avvicinarsi alle prime abitazioni che anticipano l’arrivo alla Cappelletta delle Gave.
Qui c’è un rubinetto di acqua potabile.

Si prende ora la ripida discesa in cemento, a destra, che scende in direzione Paraggi per abbandonarla quando in località San Gioachino una palina del Parco, indica, a sinistra, la direzione per l’ Abbazia della Cervara.

Inizia ora il tratto molto trascurato che peggiora man mano che si scende rendendo difficoltosa la discesa, motivo per cui abbiamo suggerito la variazione all’Eremo di Niasca.
In 20 minuti si raggiunge l’ultimo monumento sacro del percorso, l’ Abbazia della Cervara.

In entrambi i casi, per chiudere il percorso si segue il lungomare fino a Santa Margherita Ligure, servita da bus e treni.

Orari di apertura dei 5 monumenti sacri del percorso:

  • CHIESA MILLENARIA: tutte le domeniche alle 8.30 per la Messa, più aperture straordinarie per venti
  • CHIESA SAN NICOLO’ DI CAPODIMONTE: tutti i giorni
  • ABBAZIA DI SAN FRUTTUOSO DI CAMOGLI: tutti i giorni, tranne i lunedì non festivi nei mesi di Novembre, Dicembre, Gennaio, Febbraio.
  • EREMO DI NIASCA: da marzo a novembre
  • ABBAZIA DELLA CERVARA: visite guidate su prenotazione

Il percorso tracciato su Google Maps

 

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Scheda tecnica

Durata
Da 5h a 7h
Lunghezza km
15 - 20
Difficoltà
Media

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