Percorso ad anello Nozarego - San Fruttuoso di Camogli

Difficoltà | Media |
Durata | 4h 00' |
Lunghezza Km | 11,600 |
Segnavia | ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
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Un percorso un po' insolito per raggiungere San Fruttuoso di Camogli con partenza da Nozarego attraversando i diversi ambienti del Parco di Portofino, dal bosco ombreggiato e fresco, a tratti di sentiero affacciati sul mare, con panorami mozzafiato.
Si consiglia di partire con un'adeguata quantità di acqua perchè fino a San Fruttuoso non s'incontrano rubinetti.
Nozarego si raggiunge con i mezzi propri, a piedi o con il bus da Santa Margherita Ligure.
L'itinerario comincia con la scalinata alle spalle della chiesa che passa a fianco al piccolo cimitero della frazione e sale nel bosco seguendo il "sentiero degli animali" fino a località Il Monte, primo punto panoramico del percorso.
Qui, sempre seguendo il segnavia che s'incontra fin dall'inizio , si continua a salire in direzione Crocetta: è un sentiero molto piacevole nella macchia mediterranea tra castagni e imponenti pini marittimi, principalmente in salita ma con qualche tratto più pianeggiante che attenua la fatica.
In circa 30 minuti si arriva a Crocetta, incrociando il sentiero che da Portofino Vetta scende a Portofino mare, dove vicino al pannello illustrativo del Parco è stata collocata una panchina.
Ignorando il sentiero principale, si segue il raccordo che in breve giunge a località Ghidelli; qui si scende a sinistra per una cinquantina di metri fino a "Costa dei Ghidelli" dove si svolta a destra, sempre accompagnati dal medesimo segnavia , si scende nel bosco in maniera abbastanza scoscesa e termina, dopo circa venti minuti, in località Molini, sopra all'omonimo agririfugio, da dove si apre uno scenario da cartolina.
Ora si segue il sentiero che scende al pittoresco borgo di San Fruttuoso di Camogli dominato dall'incantevole abbazia, affacciata sulla spiaggia.
Qui, vicino all'entrata della chiesa, c'è un rubinetto di acqua potabile (un altro s'incontra all'uscita del paese) oltre alla possibilità di accedere ai vari ristoranti e al bar presenti nella baia.
Per risalire, si attraversa il borgo, passando tra le case dei pescatori della frazione La Cheta e superando le due spiagge si segue il sentiero a levante, segnato con che conduce alla piazzola di atterraggio degli elicotteri e poi si inerpica in un bel bosco di lecci e pini offrendo alcuni scorci sul mare. In 30 minuti si arriva in località Base 0 dove si consiglia di aggirare il roccione a destra per accedere alla terrazza naturale sul mare.
Si continua sul magnifico sentiero a mezza costa che, ad eccezione di qualche saliscendi, avanza in piano fino a località Prato, dove s'incontrano alcune abitazioni e si costeggiano terreni coltivati. Qui si trova anche un rubinetto di acqua potabile.
Percorrendo la breve ma ripida discesa in cemento si oltrepassa una riserva d'acqua in località Vessinaro e si arriva ad un incrocio di sentieri dove è stata collocata un tavolo con panche.
Da qui bisogna seguire in salita il fino a località Olmi dove si abbandona per proseguire a destra sul sentiero segnato da
che avanzando principalmente in piano, con qualche tratto in discesa, incontra il Mulino del Gassetta (punto di ristoro con anche un rubinetto di acqua potabile) e in circa 20 minuti arriva in localita Gave, facilmente riconoscibile per la chiesetta gialla. Mantenendo la sinistra in breve si arriva alla strada carrabile dove è cominciata l'escursione.
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Scheda tecnica
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