Neirone - Faggio rotondo - Monte Caucaso - Corsiglia - Neirone

Difficoltà Bassa
Durata 4h 50'
Lunghezza km. 12,800
Segnavia rombo rossoQuadrato rosso3 pallini
Dislivello351m - 1250m | dislivello positivo 937m | dislivello positivo 937m
PartenzaPunto di partenza
Passante per

Itinerario ad anello per salire sulla cima del Monte Caucaso (1245 mt), partendo da Neirone (332mt), Comune della Val Fontanabuona, raggiungibile seguendo la Strada Statale 225 fino a Gattorna e proseguendo a destra sulla Strada Provinciale 21, per circa 3 Km.
Possibilità di parcheggio in un'apposita area, sotto alla strada, vicino alla chiesa, dove c'è un rubinetto di acqua potabile.
A nostro parere, le 2 ore segnate sul pannello non corrispondono al reale tempo di percorrenza che richiede circa 2h 40'/3h, a seconda della diversa preparazione, in ragione dell'importante dislivello.

Il sentiero, ben segnalato da FIE con segnavia rombo vuoto, inizia con una scaletta che sale verso il Municipio e prosegue tra le abitazioni arrivando ad un bivio, dove si tiene la destra per proseguire tra i campi e raggiungere la strada carrabile. Alcune scorciatoie, permettono di tagliare un paio di volte la strada fino ad arrivare alle ultime abitazioni ed entrare così nel bosco.

Seguendo ora un' antica mulattiera si costeggia un ruscello per poi attraversarlo e continuare a salire nel bosco di castagni, sempre guidati da rombo vuoto, incontrando alcuni manufatti in pietra abbandonati e un altro piccolo rio.
Si arriva così presso un'abitazione in località Arsena dove il sentiero confluisce sulla strada che si segue per pochi metri a destra, per indivduare, a sinistra, un tracciato più diretto che sale, tagliando più volte la strada.

Dopo l'ultimo tratto nel bosco si raggiunge una distesa verde, con poche case chiamata Pian del Pero.
Qui un pannello illustra i diversi percorsi.

Il nostro itinerario prosegue a sinistra, seguendo il sentiero che passa tra le abitazioni, e ricomincia a salire nel bosco; in questo tratto bisogna prestare attenzione ai segnavia perchè il tracciato, anche a causa di alberi caduti, non è sempre evidente.
Giunti presso alcuni rustici abbandonati, è segnalata una fonte ma non risulta utilizzabile.

Continuando a salire, superato un cancello si arriva in località Faggio Rotondo, un immenso prato dove sorgono due manufatti in pietra, di cui uno con caratteristica forma circolare, restaurati e adibiti a casa vacanza.

Un luogo che, oltre alla bellezza naturale, riveste anche un'importanza storica, avendo offerto rifugio ai partigiani durante la Seconda Guerra Mondiale.
Una targa ricorda l'equipaggio dell'aereo che, il 12 ottobre 1944, dove aver consegnato qui armi e viveri ai partigiani non fece più ritorno, facendo ipotizzare che sia finito in mare, a causa delle cattive condizioni meteo.
Qui c'è un rubinetto di acqua potabile.

Lasciato il borgo si continua a destra, attraversando il prato e arrivando ad un secondo cancello.
Si sale costeggiando la recinzione di una proprietà privata per poi piegare a destra e, continuando in piano, arrivare ad un rustico in ristrutturazione di fronte al quale sorge un magnifico faggio secolare; il segnavia invita ad aggirare la costruzione riprendere la salita, ora particolarmente ripida.

Usciti dal bosco ci si immette sulla mulattiera che sale da Moconesi e si continua a sinistra su un sentiero ora aperto e panoramico che attraversa il versante sud del monte per giungere al Passo della Pietra Cavallina (1047 mt). Per vedere la roccia che dà il nome al passo, occorre fare una breve deviazione a sinistra.
Ritornati sul sentiero principale, si segue ora il crinale a destra, con alcuni passaggi più interni nella faggeta per salire in maniera decisa alla prima cima del Monte Caucaso (1231 mt), dove è stata posizionata una croce.

Per raggiungere la vetta principale del Monte Caucaso (1245 mt), bisogna percorrere una breve discesa per poi risalire, arrivando così alla cappelletta e al Rifugio Escursionistico Monte Caucaso (ristoro e pernottamento tutti i giorni in estate e primavera, e solo week-end nelle altre stagioni).
Da qui la vista è spettacolare (soprattutto nelle giornate terse) con tutte le cime circostanti e il mare all'orizzonte dove si staglia il promontorio di Portofino.

Per il ritorno, si segue il sentiero dell'andata per pochi metri fino al bivio, dove, questa volta, si prosegue a destra seguendo la larga strada sterrata che scende fino al Passo di Stre Biurche, un bivio dove si abbandona il sentiero principale per proseguire a sinistra, seguendo il segnavia Quadrato rosso.

Si tratta di un largo sentiero un po' sconnesso che scende nel bosco; ignorata una prima deviazione a destra, si prosegue fino ad arrivare ad una seconda in cui il segnavia invita a proseguire a destra, seguendo un tracciato che inizialmente avanza parallelo alla strada sopra per poi allontanarsene e continuare a scendere.

Il sentiero termina su una strada sterrata poco prma di Ca' du Caramella località che prende il nome dall'unica casa presente.
Si segue ora la sterrata in discesa fino ad una curva in cui una scorciatoia a destra taglia nel bosco per incrociare la strada più in basso e continuare nuovamente nel bosco.
Ritrovata la sterrata la si segue a sinistra per pochi metri per riprendere il sentiero che permette di tagliare alcuni tornanti ed entrare nel Comune di Corsiglia, 3 pallini di cui si attraversa la parte bassa per raggiungere la strada carrabile che bisogna seguire per poco più di 2 Km per ritornare a Neirone, dove è iniziato il percorso.

Esiste un sentiero che collega Corsiglia con Neirone, ma al momento della scrittura di questo itinerario risulta interrotto, per quello il rientro a Neirone è lungo la strada carrabile.

Il percorso tracciato su Google Maps

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Scheda tecnica

Durata
Da 4h a 5h
Lunghezza km
10 - 15
Difficoltà
Bassa

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