| Difficoltà | Bassa |
| Durata | 3h 50' |
| Lunghezza Km | 11,900 |
| Segnavia | |
Un itinerario semplice, fattibile tutto l’anno, che attraversa il cuore di alcuni borghi della Val D’Aveto e conduce ad una suggestiva cascata.
La partenza è a Santo Stefano D’Aveto, località dell’entroterra ligure raggiungibile in un paio di ore di auto da Chiavari, con cui è collegata anche da una linea di autobus.
L’attacco del sentiero è all’inizio della località di villeggiatura, pochi metri dopo il grande edificio che un tempo ospitava l’hotel Groppo Rosso.
Sotto strada c’è un comodo parcheggio.
Si segue il largo sentiero in ghiaia che avanza in piano passando davanti alla fonte di Fontanabuona
, dove sono state collocate alcune panche e tavoli in legno, per continuare poi sopra alla località "Villaggio al Pino" e arrivare ad un bivio.
Qui si lascia il sentiero principale per salire a sinistra seguendo l’indicazione per Costapelata.
Dopo un primo tratto in salita nel bosco, si incrocia e si ignora il sentiero che sale al Monte Maggiorasca da Allegrezze per proseguire dritti seguendo il tracciato in piano.
Si tratta di un piacevole sentiero nel bosco che, in breve, inizia a scendere e dopo aver superato un piccolo rio, prosegue in piano passando accanto ad un’area prativa, offrendo alcuni scorci panoramici su Amborzasco e la vallata di fronte.
Giunti sulla strada carrabile si sale a sinistra per entrare, passando accanto a orti coltivati, a "case di sopra" la parte di Costapelata restaurata dove le case sono immerse nel verde e nella tranquillità.
Qui è presente una fontana.
Tornati sulla strada si scende verso Case Marolli, il nucleo di abitazioni più recente costruito agli inizi del Novecento da una famiglia locale che si dedicava all’estrazione delle pietre per costruire le case, come testimonia un frantoio per sabbia ancora presente; anche qui si trova una fontana di acqua potabile.
Attualmente il paese fa parte di Costapelata.
Si prosegue oltrepassando l’ultima casa per avviarsi lungo la larga strada in ghiaia che attraversa bosco e poi pascoli per arrivare dopo circa 2 chilometri sopra a La Villa, un’altra frazione di Santo Stefano D’ Aveto ben curata che merita un giro per scoprirla.
Raggiunta la strada provinciale con una delle diverse stradine, si va a sinistra in discesa fino ad individuare, di fronte alla prima abitazione del paese, un sentiero che scende sulla destra.
Non c’è nessun segnavia ma il tracciato è ben visibile e scende fino ad arrivare a Piana dei Roncazzi, un grande prato.
Da qui, proseguendo a sinistra si iniziano a vedere cartelli in legno che indicano la "Cascata del Cucù" che si raggiunge in circa 10 minuti scendendo lungo la traccia erbosa che nell’ultimo tratto è attrezzata con un corrimano in legno.
Con un breve tratto scalinato si arriva alla passerella in legno che permette di arrivare proprio sotto alla cascata di acqua termale-solforosa e di godere di un punto d’osservazione molto suggestivo.
Si risale fino al bivio per continuare, questa volta, a destra, e dopo pochi metri subito a sinistra, seguendo il percorso con segnavia CAI
che, attraversando il bosco, in pochi minuti conduce nuovamente sulla SS 654, un po’ più in basso rispetto a dove si era scesi prima.
Si sale a sinistra, lungo la strada, superando la parte bassa del paese visitato prima per arrivare al bar/trattoria Montesanto, unico esercizio ancora in attività. Dopo pochi metri, a destra, una scalinata conduce all’altro lato di La Villa, che si attraversa (qui c’è una fontana con acqua potabile) per salire ad una strada in ghiaia circondata da prati e alberi da frutto.
Quando la strada diventa asfaltata e scende, si continua a destra sulla strada in cemento che sale per poi piegare a destra e proseguire nel bosco.
Giunti ad un incrocio si continua sul sentiero in salita, una scorciatoia che si ricongiunge più in alto con il sentiero principale che porta ad alcuni rustici in pietra.
Qui volendo, si può fare una breve deviazione a destra, per salire a "Croce", una piccola vetta dove è stata collocata una croce in legno e terminale di un percorso rappresentante la Via Crucis che parte da Allegrezze.
Ritornati sul sentiero principale, si prosegue a salire per oltrepassare un’abitazione e arrivare in breve alla Cappelletta, dove c’è un’area di sosta e una fonte.
Seguendo le indicazioni per Santo Stefano d'Aveto, si cammina lungo la larga sterrata
per ritrovarsi al bivio per Costapelata, e ripercorrendo il tragitto dell’andata, tornare al punto di partenza.
A Santo Stefano D’Aveto, molto viva nei mesi estivi, è possibile trovare attività aperte e acquistare prodotti tipici anche nei mesi di bassa stagione.
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Scheda tecnica
- Durata
- Da 3h a 4h
- Lunghezza km
- 10 - 15
- Difficoltà
- Bassa