Trail ad anello Casermette del Penna - Monte Penna - Passo della Scaletta - Passo dell'Incisa

Difficoltà Alta
Durata 6h 00'
Lunghezza Km 15,900
Segnavia + Croce gialla + quadrato giallo + 865A865B865E867 + Alta Via
Dislivello1000m - 1735m | dislivello positivo 925m | dislivello positivo 925m
PartenzaPunto di partenza
Passante per

Un percorso sull’Appennino Ligure che si sviluppa al confine tra Liguria ed Emilia Romagna, ed attraversa paesaggi diversi che lo rendono particolarmente piacevole.
Per la salita su roccia al Monte Penna e Rocca delle Scalette è classificate come EE (Escursionisti Esperti), per escursionisti esperti.
Si consiglia di partire con un'adeguata riserva di acqua, non essendoci fonti lungo il cammino.

Il punto di partenza è presso le Casermette del Penna (1392 mt), dove sorge l'omonimo rifugio (per un eventuale pranzo o pernotto, verificare in anticipo l’apertura) e c’è ampia possibilità di parcheggio. Dal casello di Lavagna si segue la direzione di Carasco per imboccare poi la SS 654 fino a Gramizza, e qui deviare a destra per Amborzasco e, infine, Casermette.

Dal parcheggio si segue la strada per qualche metro, a destra, fino a trovare le indicazioni in legno del Parco dell’ Aveto e il segnavia Triangolo giallo che in breve porta ad un bivio dove indica il Monte Penna a sinistra, con tempo di percorrenza 1 ora.

Tenendo sempre d’occhio il Triangolo giallo si attraversa la foresta demaniale del Monte Penna, una faggeta disseminata di roccioni ricoperti di muschio, che nei mesi estivi regala refrigerio agli escursionisti e in autunno si tinge di colori straordinari.

Dopo un inizio in piano, in dolce salita si arriva ad un incrocio di sentieri con le indicazioni che portano a proseguire a destra. La salita ora diventa più ripida e in alcuni mesi invernali potrebbe risultare ancora più impegnativa per la presenza di neve ghiacciata.

Raggiunto il bivio, per il Monte Penna si prosegue a destra sempre seguendo il segnavia Triangolo giallo. Si sale ancora per qualche metro nel bosco arrivando così ala piccola sella del Penna che divide il Monte Penna, a sinistra, dal Pennino (a destra).
Inevitabile una sosta per ammirare il panorama e per scrutare la parete rocciosa che occorre affrontare per raggiungere la vetta del Monte Penna.

Assolutamente sconsigliata con roccia bagnata e ghiacciata, con la dovuta prudenza e scarpe adeguate, grazie anche all’aiuto delle catene, non presenta insormontabili difficoltà per chi ha un minimo di esperienza escursionistica.

Con tutte queste premesse e circondati da un paesaggio spettacolare in 10 minuti ci si ritrova in vetta, dominando tutta la Val D’Aveto.
Il Monte del Penna (1736 mt) è caratterizzato da una grande statua raffigurante la Madonna e da una piccola cappella, che funge anche da riparo, in caso di intemperie.

Si segue ora il segnavia Croce gialla che, in circa 30 minuti, attraversando una faggeta, arriva al Passo dell’ Incisa un crocevia di sentieri, dove si prosegue, a sinistra, sulla strada principale, per 800 metri fino a Poggio D’Amburtese, dove pannelli in legno indicano le diverse direzioni.
Si scende a destra seguendo il sentiero 865E, per raggiungere in breve località Il Pianello e da qui, 865A il sentiero che presegue dritto e che conduce al Monte Quatese.

Circondati dalla faggeta si prosegue in piano aggirando il monte per poi iniziare la discesa attraversando un’area prativa con vista aperta sui rilievi circostanti, arrivando così, dopo poco meno di 1 chilometro al bivio de La Sosta, come suggerisce il nome un punto dove fermarsi prima di riprendere il cammino.

Si prosegue ora destra sul sentiero  865B che avanza in piano passando sopra alla diga dell’ Incisa, nel Comune di Tornolo in Emilia Romagna, e arriva dopo 3,6 chilometri a Dai Sciarsci, un incrocio dove, seguendo il tracciato a destra 867, si riprende a salire.
Il terreno inizialmente pietroso in breve lascia il posto ad un prato che costeggiando una pineta sale, con qualche tratto ripido, fino ad incrociare il sentiero proveniente dal Passo del Ghiffi.

E’ questo l’anello del Parco dell’ Aveto A8 che si segue a destra camminando lungo un bel tracciato pianeggiante che aggira il Monte Pertusa, arrivando ad un incrocio di sentieri in località Rocchetta. Il nostro itinerario continua sempre dritto attraversando una pineta prima di arrivare al bivio di Passo della Scaletta (1255mt.).

Inizia ora il secondo tratto impegnativo dell’itinerario che, come la salita al Monte Penna, richiede attenzione per alcuni passaggi esposti su terreno roccioso.
Si sale infatti, a destra, in maniera ripida, con un alcuni tratti che possono richiedere l’aiuto delle mani, verso Rocca della Scaletta (1419 mt) dove si arriva dopo circa 30 minuti circondati da un meraviglioso paesaggio.
(N.B. Chi non se la sentisse di affrontare l’ascesa alla vetta, può proseguire a sinistra fino al rifugio di Prato Mollo e da lì seguire le indicazioni per il Passo dell’Incisa).

Il sentiero entra ora in una bella faggeta per scendere e poi risalire, senza alcuna difficoltà, in un ventina minuti al Passo dei Porciletti (1460 mt), punto di incrocio di diversi sentieri.

Si segue ora il percorso della "Alta Via dei Monti Liguri" Alta Via con anche il segnavia Croce gialla per continuare verso il Passo dell’ Incisa attraversando una faggeta prima e, successivamente, una zona più umida in cui, soprattutto dopo le piogge, l’acqua affiora dal terreno creando passaggi fangosi.

Superato un ruscelletto con un ultimo tratto in salita, in circa 15 minuti, si raggiunge il Passo dell’ Incisa. Da qui, seguendo la sterrata di fronte si ritorna al parcheggio del Rifugio Le Casermette.

Il percorso su Google Map

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Scheda tecnica

Durata
Da 5h a 7h
Lunghezza km
10 - 15
Difficoltà
Alta

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