Difficoltà | Media |
Durata | 3h 40' |
Lunghezza Km | 10,600 |
Segnavia | + |
835m - 1340m | 491m | 491m | |
Punto di partenza |
Questo che vi proponiamo è un classico itinerario nel Parco Regionale della Val D’Aveto, l’anello del Ramaceto con partenza da Ventarola, chiamato “Anello A6”.
Ventarola è una piccola frazione di Rezzoaglio raggiungibile con un’ora di auto da Lavagna seguendo la Strada Provinciale 586 della Val D’Aveto; possibilità di parcheggio nell’area che s'incontra prima delle case o (se completa) lungo la strada.
L’alternativa è l’autobus da Chiavari fino in località Parazzuolo, proseguendo poi a piedi per 2 km.
Attraversato il borgo, che affascina per la presenza di antichi rustici in pietra abbandonati accanto a case ben ristrutturate, tra cui un rifugio accessibile su prenotazione, un ponticello in legno permette di attraversare il Torrente Ventarola per proseguire poi in mezzo ad una piana verde.
Passati accanto ad un rustico, un tempo “Antica Osteria Medievale”, si prosegue in piano sui Prati della Ventarola per arrivare ad un incrocio chiamato Quadrivio della Crocetta, dove è stata allestita un'area per la sosta con panche e tavoli in legno.
Qui si prosegue a destra, seguendo il segnavia che avanza per un tratto in piano, attraversando più volte il Torrente Liciorno (dopo piogge copiose alcuni passaggi potrebbero risultare complicati), per poi iniziare a salire in una bellissima faggeta, piacevole riparo nelle assolate giornate estive.
Guadando il torrente ancora un paio di volte, dopo poco più di un’ora si esce dal bosco per arrivare a Bocca di Feia, una distesa erbosa in cui convergono diversi sentieri.
Le indicazioni sono molto chiare, per salire al Ramaceto si prosegue a sinistra, seguendo per affrontare la ripida salita che segue la cresta permettendo allo sguardo di ammirare le valli sottostanti, il Golfo del Tigullio e il Promontorio di Portofino.
Dopo circa 30 minuti e un ultimo breve passaggio su roccette si arriva alla vetta (1318 m. slm) dove sorge la Cappelletta del Ramaceto, costruzione in pietra che offre riparo in caso di maltempo.
La vista è spettacolare: da un lato l’ Apennino Ligure con tutte le sue vette, dall’altro il mare, che nelle giornate particolarmente limpide permette di scorgere la Corsica e le isolette dell’arcipelago toscano.
Si riprende il cammino sempre seguendo il segnavia per andare in direzione della cima principale del Monte Ramaceto (1345 m. slm), che svetta di fronte a noi.
La si raggiunge in circa 30 minuti percorrendo il sentiero che si sviluppa sul crinale con alcuni passaggi interni nella faggeta. La vetta, circondata dalla vegetazione, dal punto di vista paesaggistico si rivela poco interessante.
Inizia ora un tratto molto caratteristico e divertente: si cammina su un terreno costituito da stratificazioni arenarie che lo rendono irregolare con passaggi talvolta stretti.
Il tracciato, che segue la cresta, permette di ammirare dall’alto la verdissima Val Cichero con i paesini sottostanti e il Golfo del Tigullio.
Arrivati all’incrocio in località Fo’ de Driun si scende a sinistra, seguendo sempre il segnavia dell’ Alta Via che guida attraverso una bellissima faggeta fino ad arrivare all’incrocio in località Passo della Crocetta.
Da qui con una larga strada sterrata in circa 15 minuti si ritorna presso l’area di sosta al Quadrivio di Crocetta, dove si ritrova il sentiero percorso all’andata che riporta al punto di partenza.
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Scheda tecnica
- Durata
- Da 3h a 4h
- Lunghezza km
- 10 - 15
- Difficoltà
- Media