Difficoltà | Bassa |
Durata | 5h 40' |
Lunghezza km. | 12,900 |
Segnavia | + + |
5m - 775m | 835m | 835m | |
Punto di partenza |
Un itinerario ad anello che parte da Sori, borgo marinaro a 12 chilometri di distanza da Genova, e sale nell’entroterra toccando i 700 mt. slm.
Sori, è raggiungibile in treno e in auto ma con scarse possibilità di parcheggio.
Dal centro del paese si segue Via Andorra in direzione monte fino al bivio dove bisogna rimanere a destra continuando a costeggiare il torrente per poi percorrere tutta Via Giordani che, a un certo punto, sale a sinistra.
Dopo pochi metri si abbandona la strada in cemento per salire a destra su una scaletta in pietra che porta ad una casa per proseguire in salita nel bosco.
Non c’è un segnavia ufficiale, ma si vedono, ogni tanto, dei segni gialli.
Arrivati ad un bivio con dei cartelli in legno, si segue, a destra, la direzione per Levà su un tracciato ora in falsopiano che si sviluppa nel bosco fino ad un paio di rocce su cui si deve salire per raggiungere il sentiero del metanodotto.
E’ un tracciato su terreno di pietra e arbusti che, lasciandosi il mare alle spalle, sale ripido al Bric Preli offrendo scorci panoramici sulla vallata e le frazioni circostanti ma, in questo caso, si segue fino ad incontrare un cartello in legno che indica, a destra, la direzione di Levà.
Si rientra quindi nel bosco per camminare su un piacevole sentiero, che si restringe in alcuni passaggi e che con alcuni saliscendi, dopo aver superato un ponticello, termina ai piedi di Levà, piccola frazione di Sori, che si attraversa per arrivare alla Chiesa di Nostra Signora della Provvidenza.
Qui c’è un rubinetto di acqua potabile.
Il percorso continua a sinistra della chiesa con il sentiero che sale in direzione "Case Becco" fiancheggiando le ultime abitazioni sparse ed arrivando ad un bivio dove si continua a destra per arrivare, in circa 20 minuti, ad un quadrivio di sentieri.
Si tratta della località Croce, un’area con prati e una bella vista panoramica.
Si continua a salire sul sentiero con segnavia FIE per abbandonarlo dopo qualche metro quando, a sinistra, si individua un tracciato che avanza inizialmente in piano, passando accanto ad un rustico abbandonato in pietra, e poi inizia a salire con vista sul Golfo Paradiso.
In alcuni passaggi non è troppo evidente, per cui si consiglia di tenere sempre d’occhio il segnavia .
Arrivati a Bocchin de Levà si prende il sentiero che sale al Monte Possuolo (793 mt), il panorama è spettacolare ed è il posto ideale per la sosta.
Proseguendo, con un saliscendi, si arriva all’anticima del Monte Possuolo (779 mt) dove è presente un’antenna e la vista altrettanto strepitosa; qui si scende a sinistra seguendo il sentiero con segnavia .
La traccia scende, a tratti ripida, in mezzo ad arbusti bassi con passaggi su terreno pietroso sempre circondata da un magnifico scenario, con un vista mare eccezionale che rende questa parte di percorso estremamente piacevole ed entusiasmante.
Con un ultimo tratto caratterizzato da larghe lastre di pietra, affacciato su Bogliasco, si arriva a Cian da Cola, importante crocevia di sentieri.
Si segue ora il segnavia che avanzando in piano arriva ad un altro bivio in località Sella Cremuexi, dove bisogna continuare dritti per iniziare a salire e raggiungere il monte e la chiesa di Santa Croce (518 mt.).
Qui ci sono alcuni tavoli con panche, un barbecue,un rubinetto di acqua potabile e un rifugio ma soprattutto è un’incredibile terrazza sul Golfo Paradiso: a est si può ammirare il promontorio di Portofino con Punta Chiappa, a ovest la costa fino a Genova e oltre e, nelle giornate particolarmente limpide, di fronte si può scorgere la Gorgona e la Corsica.
Per scendere si segue ancora il segnavia che percorre il Sentiero dei misteri, un sentiero che attraversa una pineta e prosegue incontrando una serie di edicole votive che riproducono i 5 misteri dolorosi della passione di Cristo.
In poco meno di un chilometro si arriva ad un bivio, in località Costa, dove è presente un rubinetto di acqua potabile; qui si mantiene la destra per andare a Pieve Ligure alta passando tra fasce coltivate e ulivi.
Dopo una breve scalinata, si arriva in località Chiappe, proprio su Antica Via delle Chiappe all’incrocio con Via Migone.
Seguendo sempre Via Chiappe si incontrano alcune abitazioni e si arriva ad incrociare Via Massone, che si segue a sinistra fino ad individuare, a destra, una scalinata che porta direttamente alle spalle della chiesa di San Michele Arcangelo a Pieve Ligure alta.
Se si vuole fare una sosta a Pieve si percorrono i pochi metri a destra per arrivare nella piazza della chiesa, dove sono presenti alcuni negozi, tra cui un bar, e i servizi igienici.
Per proseguire, invece, si va a sinistra e passando sotto al cimitero si prende via Chiossa e, dopo pochi metri, la scalinata che scende a destra.
Il segnavia guida lungo le caratteristiche creuze portando su Via San Gaetano dove, a un certo punto, si passa davanti ad una cappelletta, dove è presente anche un rubinetto di acqua potabile. Continuando in discesa si incrocia prima Via Solimano e poi la via Aurelia.
Al semaforo si attraversa e si va a destra pochi metri per entrare nel cuore del borgo ligure dalle tipiche case colorate, una delle quali, come ricorda una targa, apparteneva al nonno di Pablo Picasso.
Dopo pochi metri si arriva direttamente sulla spiaggia di Sori, località costiera dove sono presenti negozi, bar e ogni genere di servizio.
Il percorso tracciato su Google Maps
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Scheda tecnica
- Durata
- Da 5h a 7h
- Lunghezza km
- 10 - 15
- Difficoltà
- Bassa