Difficoltà | Alta |
Durata | 2h 40' |
Lunghezza Km. | 3,100 |
Segnavia | + + + |
365m - 776m | 482m | 458m | |
Punto di partenza |
Questo che vi presentiamo è un itinerario ad anello da Chignero, frazione di Rapallo a 5 km dal casello autostradale, che consigliamo di fare in giornate limpide, preferibilmente al mattino, per godere appieno dell'incredibile panorama.
L'ultima parte di sentiero prima di raggiungere la vetta è classificato EE (per escursionisti esperti) per la presenza di passaggi rocciosi attrezzati con catene: si richiede massima attenzione e scarpe da trekking.
Chignero si può raggiungere con i mezzi propri prendendo la direzione per San Pietro di Novella e, al bivio, mantenendo la sinistra. Proseguendo sempre diritti dopo aver superato l'abitato di Sant'Andrea di Foggia si giunge al termine della strada carrozzabile (nei pressi della chiesa accanto ai parcheggi privati, ce ne sono alcuni liberi). L'alternativa è servirsi degli autobus (consultate qui gli orari prima di partire perchè non ci sono molte corse e di domenica sono solo su richiesta).
A sinistra della chiesa, imboccate la strada asfaltata privata per abbandonarla dopo qualche metro e continuare a sinistra su un piccolo sentiero seguendo e dopo pochi metri Oltrepassato un bel rustico in pietra, il sentiero sale stretto tra arbusti da una parte e muri a secco dall'altra.
Continuate sempre diritti sul sentiero che, superata un'ultima abitazione, s'intrufola nel bosco per condurvi ad un ruscello, quasi sempre in secca, che si attraversa arrivando così ad un primo bivio. Svoltate a destra seguendo le chiare indicazioni per Passo Serra. Ora il percorso è costituito da irregolari rampe di scale in pietra interrotte da alcuni tratti pianeggianti.
In breve il sentiero esce dal bosco per attraversare una zona molto aperta che offre una vista panoramica sul promontorio di Portofino e le vallate circostanti. Percorrendo il ben marcato sentiero rifinito con pietre, senza alcuna difficoltà, vi ritrovate in cresta, da dove potete ammirare anche la Val Fontanabuona.
Giunti ad una biforcazione proseguite a destra sul sentiero in salita indicato da XX e che vi conduce, per un brevissimo tratto nel bosco. Percorsi, infatti, 100 metri, dovete abbandonare le XX per seguire il che vi riporta in cresta.
Una ripida ma esaltante salita vi conduce ad un traliccio della luce da cui s'incomincia a vedere la meta. Da qui inizia il tratto più impegnativo, ma fattibile con la dovuta prudenza e un minimo di esperienza. Per raggiungere la vetta, infatti, dovete affrontare alcuni brevi passaggi, prima in discesa e poi in salita, sulle rocce ben attrezzate con catene. Sulla vetta del Manico del Lume trovate, oltre ad una vista a 360°, una croce e pannello del CAI che indica i nomi di tutti i monti circostanti.
Per il ritorno dovete imboccare il sentiero dalla parte opposta della croce che, inizialmente presenta due segnavia: e . Alla biforcazione, prestando molta attenzione perchè il sentiero non è molto evidente, mantenete la destra per seguire la linea rossa (), costantemente presente su alberi e pietre ma in alcuni casi un po' cancellata, che vi guiderà nella discesa. Il sentiero inizialmente scende nel bosco per proseguire in un tratto circondato da rovi carichi di more (in agosto). La vostra discesa continua con una serie di piccoli scalini in pietra che costeggiano alcuni ruderi e rustici abbandonati.
Pochi metri dopo l'ultimo rustico, questo ristrutturato e abitato, vi ritrovate sul sentiero dell'andata, sopra alla chiesa di Chignero.
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Scheda tecnica
- Durata
- Da 2h a 3h
- Lunghezza km
- 2 - 4
- Difficoltà
- Alta